La Slc Cgil Sicilia guarda con preoccupazione alla riduzione del Fondo Unico Regionale Spettacolo per il 2023 che “si ripercuoterà drasticamente sui lavoratori del settore – dice il coordinatore regionale Gianluca Patanè- che rischiano di non poter lavorare e di perdere la propria fonte di reddito”.
La suddetta riduzione è stata approvata in Commissione bilancio dell’Ars con i fondi destinati ai teatri che passano dai 6,8 milioni di euro del 2022 a 5,276 milioni per l’anno in corso. “Si determinerà una inevitabile contrazione della platea dei beneficiari – osserva Patanè- con gravi ricadute sui lavoratori dello spettacolo, già in affanno a causa della lentissima ripresa post-pandemica”.
Dalla Slc regionale dunque la richiesta all’assessore regionale Elvira Amata di “un incontro urgente al fine di riconsiderare questa decisione e di fornire, attraverso misure fondamentali come il Furs un adeguato sostegno finanziario ai lavoratori dello spettacolo quali professionisti essenziali per il nostro tessuto culturale e creativo, già privati della possibilità di esercitare la propria attività per troppo tempo a causa della pandemia”.